MUSEUM GHERDËINA PRESSO LA CASA DI CULTURA
Durata della mostra: 5.08.2019 – 31.01.2020
Luogo: Cësa de Cultura | Casa di Cultura, ingresso p.zza Stetteneck
39046 Urtijëi | Ortisei
Orari:
01.10.19–30.11.19: gi 15–18, ve+sa 10-12.30
01.12.19–06.01.20: ma – ve 15–18, sa+do 10–12.30, 15–18
07.01.20–31.01.20: ma – ve 15–18, ve+sa 10–12.30
01+02.11, 24+25+31.12, 01.01: chiuso
Foto impressionanti dei masi storici della Val Gardena:
Al fine di preservare i masi storici il Museum Gherdëina si impegna a far conoscere la loro bellezza e il loro valore
Sono testimonianze della vita rurale in Val Gardena, raccontano storie e storia, sono parte fondamentale della ricchezza architettonica unica della valle e hanno plasmato il carattere e il paesaggio culturale nel corso di un millennio. Il Museum Gherdëina ha dedicato una mostra fotografica ai masi storici della Val Gardena, alcuni dei quali hanno anche più di 700 anni. La mostra è stata inaugurata domenica e sarà aperta fino alla fine di gennaio alla Casa di Cultura di Ortisei.
“Mejes – Masi della Val Gardena. La memoria di un paesaggio”: il titolo della mostra è programma. Il rinomato fotografo di architettura Václav Šedý ha documentato 70 masi storici in tutti e quattro i comuni della Val Gardena con fotografie in bianco e nero tanto belle quanto impressionanti, catturandone le caratteristiche architettoniche, la bellezza unica e il carattere. “Le meravigliose foto artistiche permettono una visione completamente nuova della ricchezza architettonica della nostra valle”, spiegano Paulina Moroder, direttrice del Museum Gherdëina, e l’architetto Wolfgang von Klebelsberg, specializzato nella conservazione di edifici storici. “Le foto rivelano dettagli sconosciuti e raccontano storia e storie dei masi”.
Un patrimonio unico
La mostra inaugurata domenica intende trasmettere il significato e il valore dei Mejes storici sia visivamente che emotivamente. Serve a far conoscere la bellezza e il valore culturale dei masi storici, ma non vuole essere una retrospettiva: “L’immagine di un maso non si mette al posto del edificio stesso, quindi le mie foto non devono sostituire i masi che scompaiono”, chiarisce Šedý.
Anche l’antropologo Annibale Salsa, membro della Fondazione Dolomiti UNESCO, spera che le foto nella mostra patrocinata dalla sua fondazione riescano a sensibilizzare gardenesi e ospiti. Secondo Salsa, è importante risvegliare una nuova consapevolezza, nell’intento di esaltare la ricchezza di un patrimonio unico e irripetibile. “Questi masi sono segni evidenti di una cultura materiale che si è rivelata resiliente difronte alle sfide del tempo, delle avversità climatiche, delle mutazioni economiche e sociali”, dice Salsa. „Al centro di un territorio dolomitico riconosciuto ,Patrimonio dell’Umanità’ da parte del UNESCO questi antichi masi riescono a far dialogare la preistoria delle montagne con la storia delle popolazioni che si sono insediate alle loro pendici ma che formano un unico sistema di valori naturale e culturali.” La standing ovation che Salsa ieri si è guadagnata per il suo discorso ha dimostrato in modo impressionante che con le sue parole aveva raggiunto il cuore dei gardenesi.
Mostra fino alla fine di gennaio a Ortisei
La mostra progettata e allestita da M. Christina Zingerle e Oliver Pfeiler dello studio viennese “studio exhibit” può essere visitata fino alla fine di gennaio alla Casa di Cultura di Ortisei, dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12. Dopo lo smantellamento a Ortisei, la mostra sarà allestita nelle facoltà di architettura delle università interessate in tutto l’arco alpino.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo sottoforma di volume di architettura illustrato, edito dalla rinomata "Officina libraria" di Milano.
Creare un futuro per i masi
La mostra e il catalogo del Museum Gherdëina non si considerano come retrospettiva, anche se i masi storici sono sempre più minacciati dalla demolizione e dalla scomparsa. “Questo da un lato è dovuto ai profondi cambiamenti economici e sociali della valle, dall’altro è estremamente difficile adattare gli edifici storici alle nuove e moderne esigenze”, spiega l’architetto von Klebelsberg, ideatore del progetto “Mejes”.
Il progetto “Mejes” mira non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche ad affrontare la sfida di preservare il più possibile i masi storici – facendo rete. In questo modo, insieme ai proprietari, alle autorità e agli esperti del settore edilizio, si cercano alternative alla demolizione e alle nuove costruzioni, usi innovativi e nuove forme di sostegno. “Anche la politica e l’amministrazione sono chiamate a fare la loro parte”, dicono Moroder e von Klebelsberg che all’inaugurazione della mostra hanno rivolto questo suggerimento anche all’assessore alla cultura ladina Daniel Alfreider e ai rappresentanti dei comuni, tra i quali i sindaci Tobia Moroder (Ortisei) e Moritz Demetz (S. Cristina).
I sostenitori del progetto „Mejes“
Il progetto “Mejes – Masi della Val Gardena” del Museum Gherdëina è sostenuto dai quattro comuni gardenesi di Ortisei, S. Cristina, Selva e Castelrotto, dalla Regione Trentino-Alto Adige, dall’Assessorato provinciale alla Cultura Ladina, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dalla Cassa Raiffeisen Val Gardena e la sezione Trentino-Alto Adige dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Trentino-Alto Adige (ADSI).
Per altre informazioni
Dott.ssa Paulina Moroder
Direttrice del Museum Gherdëina
tel +39 338 6040477
E-Mail: p.moroder@museumgherdeina.it
Arch. Wolfgang von Klebelsberg
Architetto
Tel. +39 335 5457580
E-Mail: wolfgang@vonklebelsberg.it
Durata della mostra: 5.08.2019 – 31.01.2020
Luogo: Cësa de Cultura | Casa di Cultura, ingresso p.zza Stetteneck
39046 Urtijëi | Ortisei
Orari:
01.10.19–30.11.19: gi 15–18, ve+sa 10-12.30
01.12.19–06.01.20: ma – ve 15–18, sa+do 10–12.30, 15–18
07.01.20–31.01.20: ma – ve 15–18, ve+sa 10–12.30
01+02.11, 24+25+31.12, 01.01: chiuso
Foto impressionanti dei masi storici della Val Gardena:
mostra nella Casa di Cultura di Ortisei
Al fine di preservare i masi storici il Museum Gherdëina si impegna a far conoscere la loro bellezza e il loro valoreSono testimonianze della vita rurale in Val Gardena, raccontano storie e storia, sono parte fondamentale della ricchezza architettonica unica della valle e hanno plasmato il carattere e il paesaggio culturale nel corso di un millennio. Il Museum Gherdëina ha dedicato una mostra fotografica ai masi storici della Val Gardena, alcuni dei quali hanno anche più di 700 anni. La mostra è stata inaugurata domenica e sarà aperta fino alla fine di gennaio alla Casa di Cultura di Ortisei.
“Mejes – Masi della Val Gardena. La memoria di un paesaggio”: il titolo della mostra è programma. Il rinomato fotografo di architettura Václav Šedý ha documentato 70 masi storici in tutti e quattro i comuni della Val Gardena con fotografie in bianco e nero tanto belle quanto impressionanti, catturandone le caratteristiche architettoniche, la bellezza unica e il carattere. “Le meravigliose foto artistiche permettono una visione completamente nuova della ricchezza architettonica della nostra valle”, spiegano Paulina Moroder, direttrice del Museum Gherdëina, e l’architetto Wolfgang von Klebelsberg, specializzato nella conservazione di edifici storici. “Le foto rivelano dettagli sconosciuti e raccontano storia e storie dei masi”.
Un patrimonio unico
La mostra inaugurata domenica intende trasmettere il significato e il valore dei Mejes storici sia visivamente che emotivamente. Serve a far conoscere la bellezza e il valore culturale dei masi storici, ma non vuole essere una retrospettiva: “L’immagine di un maso non si mette al posto del edificio stesso, quindi le mie foto non devono sostituire i masi che scompaiono”, chiarisce Šedý.
Anche l’antropologo Annibale Salsa, membro della Fondazione Dolomiti UNESCO, spera che le foto nella mostra patrocinata dalla sua fondazione riescano a sensibilizzare gardenesi e ospiti. Secondo Salsa, è importante risvegliare una nuova consapevolezza, nell’intento di esaltare la ricchezza di un patrimonio unico e irripetibile. “Questi masi sono segni evidenti di una cultura materiale che si è rivelata resiliente difronte alle sfide del tempo, delle avversità climatiche, delle mutazioni economiche e sociali”, dice Salsa. „Al centro di un territorio dolomitico riconosciuto ,Patrimonio dell’Umanità’ da parte del UNESCO questi antichi masi riescono a far dialogare la preistoria delle montagne con la storia delle popolazioni che si sono insediate alle loro pendici ma che formano un unico sistema di valori naturale e culturali.” La standing ovation che Salsa ieri si è guadagnata per il suo discorso ha dimostrato in modo impressionante che con le sue parole aveva raggiunto il cuore dei gardenesi.
Mostra fino alla fine di gennaio a Ortisei
La mostra progettata e allestita da M. Christina Zingerle e Oliver Pfeiler dello studio viennese “studio exhibit” può essere visitata fino alla fine di gennaio alla Casa di Cultura di Ortisei, dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12. Dopo lo smantellamento a Ortisei, la mostra sarà allestita nelle facoltà di architettura delle università interessate in tutto l’arco alpino.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo sottoforma di volume di architettura illustrato, edito dalla rinomata "Officina libraria" di Milano.
Creare un futuro per i masi
La mostra e il catalogo del Museum Gherdëina non si considerano come retrospettiva, anche se i masi storici sono sempre più minacciati dalla demolizione e dalla scomparsa. “Questo da un lato è dovuto ai profondi cambiamenti economici e sociali della valle, dall’altro è estremamente difficile adattare gli edifici storici alle nuove e moderne esigenze”, spiega l’architetto von Klebelsberg, ideatore del progetto “Mejes”.
Il progetto “Mejes” mira non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche ad affrontare la sfida di preservare il più possibile i masi storici – facendo rete. In questo modo, insieme ai proprietari, alle autorità e agli esperti del settore edilizio, si cercano alternative alla demolizione e alle nuove costruzioni, usi innovativi e nuove forme di sostegno. “Anche la politica e l’amministrazione sono chiamate a fare la loro parte”, dicono Moroder e von Klebelsberg che all’inaugurazione della mostra hanno rivolto questo suggerimento anche all’assessore alla cultura ladina Daniel Alfreider e ai rappresentanti dei comuni, tra i quali i sindaci Tobia Moroder (Ortisei) e Moritz Demetz (S. Cristina).
I sostenitori del progetto „Mejes“
Il progetto “Mejes – Masi della Val Gardena” del Museum Gherdëina è sostenuto dai quattro comuni gardenesi di Ortisei, S. Cristina, Selva e Castelrotto, dalla Regione Trentino-Alto Adige, dall’Assessorato provinciale alla Cultura Ladina, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dalla Cassa Raiffeisen Val Gardena e la sezione Trentino-Alto Adige dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Trentino-Alto Adige (ADSI).
Per altre informazioni
Dott.ssa Paulina Moroder
Direttrice del Museum Gherdëina
tel +39 338 6040477
E-Mail: p.moroder@museumgherdeina.it
Arch. Wolfgang von Klebelsberg
Architetto
Tel. +39 335 5457580
E-Mail: wolfgang@vonklebelsberg.it
Dialogo con gli autori Wolfgang von Klebeslberg, Paulina Moroder e Vaclav Sedy; moderazione Ilke Senoner
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Orario d’apertura della mostra:
Estate
05.08.19–30.09.19: lu - sa 15–18, do 10–12.30
Inverno
01.10.19–30.11.19: gi 15–18, ve+sa 10-12.30
01.12.19–07.01.19: ma – ve 15–18, sa+do 10–12.30, 15–18
07.01.20–31.01.20: gi 15–18, ve+sa 10–12.30
01+02.11, 24+25+31.12, 01.01: chiuso
Visite guidate fuori orario sono possibili su prenotazione.
Durante tutta la durata della mostra si svolgeranno attività interessanti
come visite tematiche guidate alla mostra, gite ai masi, incontri con dialogo,
conferenze, azioni per famiglie ed un workshop sulla fotografia dell’architettura.
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Comunicato stampa dell'Amministrazione Provincia Bolzano
Orario d’apertura della mostra:
Estate
05.08.19–30.09.19: lu - sa 15–18, do 10–12.30
Inverno
01.10.19–30.11.19: gi 15–18, ve+sa 10-12.30
01.12.19–07.01.19: ma – ve 15–18, sa+do 10–12.30, 15–18
07.01.20–31.01.20: gi 15–18, ve+sa 10–12.30
01+02.11, 24+25+31.12, 01.01: chiuso
Visite guidate fuori orario sono possibili su prenotazione.
Durante tutta la durata della mostra si svolgeranno attività interessanti
come visite tematiche guidate alla mostra, gite ai masi, incontri con dialogo,
conferenze, azioni per famiglie ed un workshop sulla fotografia dell’architettura.
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Comunicato stampa dell'Amministrazione Provincia Bolzano